Oggi vi consiglio vivamente di visitare la mostra “Frammenti. Di piante, di cose, di mondo. La natura morta nell’arte contemporanea”, che ho trovato particolarmente interessante, non solo per il tema trattato, che già di per sé incuriosisce, ma anche per i talentuosi e numerosi artisti che espongono opere, con diverse modalità: pittura, scultura e fotografia. La mostra è allestita nella graziosa Galleria d’arte di Villa Contemporanea, in Monza, Via Bergamo n. 20.

Innanzitutto, mi ha sorpreso la locandina, innovativa e studiata nei minimi particolari, che sicuramente invoglia le persone a partecipare all’evento. La stessa è occupata in parte dalla riproduzione di un’opera in formato puzzle e si concilia perfettamente con il titolo unico e originale.

Sono presenti le opere di 26 artisti (Roberta Agostini, Antonio Bardino, Marco Bettio, Giovanni Blanco, Simone Bubbico, Daniele Cascone, Francesco Ciavaglioli, Chiara Colombo, Ilaria Del Monte, Cristiana Depedrini, Loredana Galante, Marianna Gasperini, Alberto Gianfreda, Tommaso Giusti, Valentina Grilli, Cristina Mangini, Marta Mez, Andrea Meregalli, Mattia Noal, Michele Parisi, Valentina Perazzini, Isabella Rigamonti, Floriana Romeo, Thomas Scalco, Angelica Tulimiero e Federica Zianni) che meritano proprio di essere osservate con cura. E, come scritto nel testo critico di Mariateresa Zagone “…i frammenti del vissuto si fanno testimoni del nostro tempo e noi non possiamo che rimanerne rapiti”.

Un ottima integrazione di elementi, per chi è appassionato di arte. Qui, ritroviamo qualcosa di nuovo, a tratti anche ironico, divertente e soprattutto l’opportunità di riflettere sul concetto di natura morta, che da secoli affascina il pubblico.

La mostra è iniziata il 22 febbraio u.s. e resterà aperta fino al 3 maggio 2025. Condivido con Voi solo qualche scatto per non svelare tutto il resto.

Buona visita!

Opera di Simone Bubbico

Opera di Francesco Ciavaglioli

Opera di Valentina Perazzini

Opera di Marco Bettio

Opera di Loredana Galante

Opera di Roberta Agostini

Opera di Ilaria Del Monte