Camminando lungo una stradina di periferia, alle porte di Milano, ho osservato dei coloratissimi papaveri rossi. Leggiadri e sferzati dal passaggio delle auto o del vento, rimangono lì finché un operatore ecologico incaricato dal comune non si mette a tagliare l’erba, e con essa anche i fiori. Fino al primo pomeriggio punteggiano il prato di rosso e poi spariscono. Tutto ciò che resta è uno spazio verde, ricoperto di erba falciata. Perché? I fiori ci sono ed è un peccato tagliarli, anche se si tratta di semplici papaveri. Se continuiamo così, non c’é da stupirsi che i prati e le aiuole siano sempre più spogli. Qual é la logica? In un mondo dove i fiori nei prati scarseggiano, che senso ha tagliare l’erba fiorita? Anche i fiori “comuni” come i papaveri meritano di esistere.

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